ECONOMY OF FRANCESCO: I GIOVANI LAVORANO PER UNA “NUOVA” ECONOMIA GLOBALE

L’evento che ha riunito giovani imprenditori, economisti e persone impegnate socialmente provenienti da tutto il mondo. Uniti (virtualmente ad Assisi) per conoscersi, confrontarsi e lavorare insieme a una nuova idea di economia che recuperi le opere e gli ideali di San Francesco e il supporto di Papa Francesco.

A questa iniziativa internazionale è stato invitato anche un nostro collega che ci ha testimoniato le sensazioni e gli stimoli raccolti in questa  esperienza. 

Cari giovani,

“le conseguenze delle nostre azioni e decisioni vi toccheranno in prima persona, pertanto non potete rimanere fuori dai luoghi in cui si genera, non dico il vostro futuro, ma il vostro presente. Voi non potete restare fuori da dove si genera il presente e il futuro. O siete coinvolti o la storia vi passerà sopra”.

Questo è uno dei passaggi più significativi espressi dal Santo Padre, nel videomessaggio rivolto ai partecipanti di Economy of Francesco e non solo: un messaggio di speranza, ma soprattutto, di esortazione per sviluppare una nuova idea di economia reale che crei equità e inclusione sociale senza lasciare indietro i più poveri e i più fragili.

Con questo passaggio si è voluta concludere una tre giorni (19 – 21 Novembre) di lavori caratterizzata da tantissime attività:

  • momenti di riflessione alla scoperta dei luoghi frequentati da San Francesco, 
  • momenti musicali e gioviali con esibizioni di giovani gruppi da tutto il mondo, 
  • testimonianze di economie “inclusive” sui territori di tutto il mondo,
  • dibattiti tra i giovani partecipanti e alcuni docenti, studiosi ed esperti che hanno accettato molto volentieri il confronto con le proposte delle nuove generazioni.

<< Avevo molta attesa e curiosità per questo evento e per la modalità on line causata dalla pandemia. Gli interventi del Premio Nobel per la pace Muhammad Yunus e il messaggio del Papa sono stati senza dubbio i più significativi per la forza e l’impatto dei messaggi con un linguaggio semplice e diretto>>, la testimonianza di Daniele, giovane partecipante della nostra Cooperativa.

Il “banchiere dei poveri” ha elencato i danni provocati dal sistema attuale: disoccupazione galoppante, disuguaglianze crescenti, concentrazione della ricchezza nelle mani di pochissimi, un pianeta sull’orlo del baratro. 

“Un treno che sta andando velocemente verso la distruzione perché anche un bambino capisce che c’è qualcosa che non va quando l’1% della popolazione globale possiede il 99% della ricchezza complessiva», le parole dell’economista bengalese che denuncia come fallimentare l’unica religione della massimizzazione degli utili a discapito degli interessi della collettività.

I lavori dei più dei 2000 giovani da tutto il mondo, in preparazione dell’evento svoltosi, si è sviluppato con la creazione di 12 villaggi tematici (economia e finanza, business e pace, energia e povertà, donne per l’economia, CO2 di disuguaglianze, e altri).

L’evento ha segnato soltanto una prima tappa importante che ha prodotto un documento finale in 12 punti con le richieste alle istituzioni, alle imprese e ai potenti della Terra perché ripensino un modello di economia che sia inclusivo, rispettoso della natura, attento alla dignità del lavoro. 

Tutto realizzato in un percorso che proseguirà, in vista di un appuntamento ad Assisi fra dodici mesi, con la presenza di papa Francesco.

Intanto, i 5 partecipanti delle Cooperative appartenenti al Consorzio Farsi Prossimo (Detto Fatto, Intrecci, Vesti Solidale, Sociosfera, L’Arcobaleno) hanno elaborato un documento congiunto in cui hanno raccolto gli spunti di riflessioni e le possibili applicazioni pratiche; tra gli spunti maggiormente discussi, l’eredità e la spinta motivazionale data alle nuove generazioni, la sostenibilità sociale e ambientale, il rapporto tra profit- no profit, la difficile sinergia tra finanza ed etica.

Il confronto avuto con i vari responsabili delle singole Cooperative ha contribuito a rafforzare la consapevolezza di individuare un percorso comune finalizzato al raggiungimento del bene comune anche con piccoli gesti e risultati ottenuti con il lavoro quotidiano.

<< Un momento molto importante per la consapevolezza e la crescita individuale che cercherò di trasmettere sia dentro la Cooperativa ma nella vita di tutti i giorni perché ognuno nel proprio piccolo può davvero contribuire attivamente a questo cambiamento culturale ed economico molto complesso ma necessario e non più prorogabile>> l’auspicio finale di Daniele per il futuro di TUTTI.