Intervista a un Custode del Bello

Intervista a un Custode del Bello

Tra i progetti che ci vedono attivi e presenti a Milano c’è sicuramente il progetto dei “Custodi del Bello”, che con squadre in diverse aree della città contribuiscono a rendere più belle la nostra Milano: bella non solo per la pulizia delle aree verdi e degli spazi comuni ma anche perchè crea occasioni di socialità e opportunità di lavoro, come ci racconta bene Ferdinando Zanchettin, caposquadra della zona di Milano Rogoredo.

Ferdinando, oggi tu sei capo squadra e quindi responsabile per altre persone, un bel traguardo e una bella responsabilità…
Si, è proprio così! Nella mia squadra ci sono 2 tirocinanti e 2 volontari, siamo un gruppo affiatato e che si dà da fare! Pensa che pochi anni fa io stesso ero tirocinante, e grazie a questa opportunità sono riuscito a reinserirmi nel mondo del lavoro, assunto da Detto Fatto e ora sono responsabile di altre persone!

Cosa vuol dire essere “Custode del Bello”?
Vuol dire non solo rendere più belle alcune zone della città attraverso la pulizia di parchi, delle aree per i bambini e delle strade, ma vuol dire anche essere d’aiuto alla comunità. Ormai ci conoscono tutti nel quartiere e siamo diventati un punto di riferimento, alcuni abitanti ci segnalano alcuni spazi che si sporcano più del previsto e poi cerchiamo di renderci utili come è possibile. Più di una volta ci è capitato di aiutare persone anziane ad attraversare la strada.

Perchè è importante il vostro lavoro?
Perchè ci siamo tutti i giorni e riusciamo a pulire anche dove AMSA con i suoi camion o aspiratori non può arrivare. Noi operiamo a Rogoredo e purtroppo la delinquenza legata alla droga è molta. Anche grazie a noi questa zona in questi due anni è diventata molto più pulita!