Una nuova squadra per la CUSTODIA MUSEALE
- 19 Dicembre 2022
- Postato da: Simone Gallo
- Categoria: Servizi Museali
Il 2022 è stato segnato da tante “ri-prese”: abbiamo avviato nuove commesse, iniziato progetti, coltivato reti, investito nelle relazioni… anche in presenza.
Sentivamo grande nostalgia e un grande vuoto a causa dell’interruzione improvvisa delle attività di accoglienza e custodia museale che, essendo legate al settore turistico, fino a Pasqua 2022 hanno continuato ad essere fortemente colpite dalla pandemia.
Dopo due anni di interruzione, con nostro grande entusiasmo è quindi ripartito un appalto importante per il nostro settore dei Servizi Museali: quello presso il Museo del Duomo di Milano. La mancanza di questa commessa per la nostra cooperativa non era solo una questione economica: ci mancava la dinamicità del gruppo di lavoro, le proposte che emergevano da loro per il futuro, lo spaccato del “centro città”, il fascino della bellezza che solo citare “il museo” evoca.
La telefonata, del tutto inaspettata, nella quale il Committente ci chiedeva la possibilità di ripartire in 15 giorni è arrivata all’improvviso ed è stata una delle sorprese del 2022 da ricordare. Siamo davvero molto grati per la fiducia che ci ha voluto rinnovare!
Una nuova squadra di colleghi e custodi museali è stata così creata e formata nel mese di maggio per riprendere il servizio in questo luogo così simbolico per la città: centro nevralgico di Milano, della sua stessa essenza, della sua anima laboriosa, ottimista, contagiosa.
Lavorare in questo luogo significa viaggiare ogni giorno per il mondo senza spostarsi di un chilometro, sentirsi un poco al centro di tutto.
Lo sanno bene i nostri nuovi colleghi che sentiamo molto orgogliosi del loro lavoro: come i turisti che accolgono, anche loro sono una squadra variopinta, multietnica e con tante diversità al suo interno, di lingua, di età, di competenze, di esperienze…
Molti sono i giovani e questo dato per noi è importante perché risponde ad una “nuova” fragilità emersa già in tempi pre-Covid: quella relativa ai laureati in materie umanistiche, spesso con alte competenze ed esperienza, che faticano a trovare un impiego idoneo e stabile, senza il quale non è possibile “costruirsi” e progettare un futuro. È proprio grazie ai giovani cooperatori che la cooperativa può innovarsi e crescere!
Altri colleghi hanno età diverse e vite cariche di storie e percorsi che non potranno che arricchire il gruppo e tutta la cooperativa.
A tutti loro diamo un caloroso benvenuto in Detto Fatto e auguriamo un buon percorso di crescita in cooperativa!